Necessità di girare la manopola su Off. Altrimenti è un casino. Famiglia inquinata di lavoro.
La Viki dual use
Necessità di girare la manopola su Off. Altrimenti è un casino. Famiglia inquinata di lavoro.
La Viki dual use
Siamo tutti uguali davanti al tabellone che assegna il numero per il prelievo del sangue. Condividiamo tutti un'interminabile attesa che quasi eguaglia quella agli uffici postali.
Pressati gli uni accanto agli altri, siamo pronti a dividere con i nostri pari preoccupazioni, ansie, gioie, nervosismi, curiosità, luoghi comuni, notizie fresche di stampa e, non da ultimo, germi e batteri.
La Vichi che quando è entrata qui era più giovane e non era raffreddata
Tu ed io in due metá diverse del mondo. E ti ricordo così come non ti vedevo più. E ti rivoglio.
La Vichi che guarda da lontano e recupera
E questa te la dedico, Maia mia.
Divise. Non più tu- che io ti adoro- nella mia area vitale.
Questa non ce la dovevano fare.
Guardo al futuro e penso che per fortuna che c'é whatsapp.
La Viki tristanzuela. Mi hanno mandato la Maia nella Camera Blindata
Sono entrata con l'idea di segare qualche pezzo.. magari i più brutti, o quelli in cui insultavo spinta dalla rabbia.
Ma no, in fondo perché. Sono io, in evoluzione ma figlia di quegli istanti...
Quindi lascio tutto. E mi beo nel bello che ho avuto e mi dolgo del grigio che é rimasto indietro.
Ho compiuto un altro anno. Nel mio passato recente, un viaggio meraviglioso a Utopia- Dk. Belle sensazioni con gli altri componenti della band. Aiuto, empatia, calore. Purtroppo intorno a me anche morte, abbandoni, liti, vuoto.
Una metá lontana, ancora per un po'. Una famiglia vicina, vi prego non lasciatemi mai radici mie. Fatica, abbandono alle pozioni magiche. Ho capito che guardare oltre l'orizzonte delle 24 ore non serve.
Dunque mi guardo dentro e fuori, ora. Non cancello niente.
Sono felice di ver ritrovato la pagina bianca ferma ad attendere.
La Viki di nuovo qui
E ti rendi conto che la tua vita è troppo affollata. Troppo di tutto allo stesso momento. Vai senza sapere dove stai andando. Impegni dei bambini, impegni lavorativi, enormi rotture di palle lavorative, pensieriaffettilitigareamare.
E respirare? E uscirne mentalmente anche solo un attimo?
La Vichi che non è più British
Frullato bollente con ghiaccio.
La rabbia messa all'angolo dalla tenera consapevolezza di essere una e la radice di quattro.
Il rancoroso rifiuto delle metà che possono attendere.
La malinconia per un triste fatto, però, riesce a contaminare tutto il calice con il suo amaro sapore.
Salgono agli occhi le lacrime vere.
La Vichi vinta
A Riccione questa mattina, profumo di New York. Potrei vestirmi solo di questo.
La Vickny
Pidocchi.
Già il nome fa vomitare.
Elogio al creatore dell'onomatopea. Sarà stato Darwin a scoprirli? Spero avesse con sé una bottiglia di buon rosso.
Credevi fossero solo un elemento archiviato nella dolce infanzia, quando andavi in giro con la testa condita tipo insalata. Avevi anche azzardato a pensare che, non avendoli mai incontrati in undici anni di figli e in tre cicli compiuti di scuole dell' infanzia, non eravate predisposti o ricettivi. Un miracolo genetico auto repellente.
Invece no. Erano lì che ti aspettavano, tesserati della polisportiva anche loro. Amanti della ginnastica ritmica in bugigattolo, e della testa ricciuta con tremilamiliardidicapelli di tua figlia numero tre. Ma, si sa, le bestiole sono di bocca buona.
Sono venuti a visitare anche te, e forse non solo.
Bene, problema risolto in gloria in una domenica da esaurimento, rigorosamente con marito assente sulle note di un armonico duetto" merda e sfiga", coprendo le varie teste di pesticidi, arandole, piastrando i capelli senza pietà, e dando in pasto a lavatrice ed asciugatrice la casa intera.
Bene.
Una brutta esperienza, logorante, che ti lascia un po' di ossessione e ti fa sacerdotessa di terribili rituali pidocchianici per una settimana, tutte le mattine. Con tutti i componenti della famiglia, escluso solo il calvo marito primaassente.
Sette biblici giorni dopo, ti riaccingi solo per diletto a distribuire i pesticidi sulle varie cervici, sicura di aver vinto.
Nei giorni a seguire comincia persino a sfumare il ricordo della schifezza, termina il corso al circo delle pulci, iscrivi la creatura a nuoto, con la certezza che le bestiole non amino lo stile libero ed il dorso.
La tua mente inizia a riposare. Ti dimentichi anche di impestare l'ampia comunità familiare con le inutili fialette puzzolenti preventive.
Bene.
Sul bugiardino del pesticida ti avevano avvertito. Non far calare mai l'attenzione. Ripeti il trattamento anche una terza volta, se necessario. Ma la terza volta non è biblica, e poi il bugiardino dovrà pur tener fede alla sua fama di mentitore, no? Anche le ricette di cucina ti riescono con delle varianti, quindi perché darsi pena?
La pena ed il pene diventano dunque protagonisti assoluti di una bestiale domenica, sette giorni dopo. Il biblico numero comincia a scocciarti ed inizi a propendere sulla veridicità della teoria del Big Bang e dell' evoluzione in miliardi di anni, piuttosto che nella creazione divina one-week long.
Durante la notte becchi la figlia numero quattro, quella con solo mille capelli ricciuti, che si gratta il capo in zona hot.
Decidi di dormire tranquilla ciònonostante.
Bene.
Ti alzi, diserbi ed ari la testa della piccina, nella quale tra l'altro non trovi nulla di sospetto.
Poi ari la tua testa e...
ne trovi uno.
Defunto.
Stecchito. Probabilmente autostoppista del giorno prima, visto che le pozioni all' ammoniaca con le quali hai gentilmente trattato la tua ricrescita color grigio topo tendente al castano nel dì ancora prima hanno azzerato la circolazione sanguigna nel tuo cuoio capelluto ridotto a pelle di daino insieme alle possibilità di vita di qualsiasi organismo.
L'inizio della fine.
Nel frattempo il marito, inconsapevole fedele alla tradizione della merdasfiga, si è dovuto assentare.
Così, per sfizio, convochi la tremilamiliardidicapelli e. .. già.
Tutto ricomincia.
Prosit. Ti lanci in corsa sul Nero D'Avola, ed ecco risolta l'equazione.
La Vichi che "il vino salva la vita".
"Da qualche giorno sembrava quasi innocente. La forza oscura che si era impossessata di lei pareva essersi in qualche modo ritratta.
Guardavo Ofelia Rottenbrain con i pensieri, perché i miei occhi erano ormai stanchi di specchiarsi nel suo grigio mistero. La sentii, quella forza oscura. Improvvisamente capii: aveva solo cambiato abito, ma non l'aveva certo abbandonata. Non l'avrebbe lasciata più.
I miei occhi e i miei pensieri umiliati troppo, troppo a lungo.
Talvolta la mente degli ingenui preferisce corazzarsi di cecità pur di accettare la possibilità del male estremo..."
La Vichi, "Dual".
Una madre vecchia che piange; ha paure di bambina e tutti le muoiono intorno. Una bimba sconosciuta che piange la madre morta troppo presto. Un pezzo del mio cuore che accudisce la mamma malata; la vera mamma é lei. Il mondo degli affari che mi chiede attenzione arrabbiato, ma tutto é troppo e il tempo è tiranno. Una matrigna cattiva che ti fa pena. É solo pazza e triste. Una persona che detesti. Una responsabilità dimenticata. Corse per centri commerciali. Il sorriso di un' amica che conta su di te per una piccola cosa. L'abbraccio dei tuoi bambini. Frullato di tutto sotto il mio cielo, oggi.
La Vichi con l'anima piena.
Bello. Bello questo brutto mondo che piange il suo glorioso passato, forse non perduto per sempre. Ecco che nel piccolo, qualcosa si risveglia e si decide a ricominciare la ricerca.
La Vichi che ha amato questo film
Guardo il carro funebre che accompagna un vicino della via e penso. Quale ricordo di me nei cuori. .se finissi ora, come hanno già fatto tutti questi giovani?
Vegliate, perché non sapete né il giorno né l'ora.
Quanta vita buttata al grigio vento senza amare a più non posso.
La Vichi che talvolta muore vivendo
Che cosa è quell'amarezza che ti stringe lo stomaco e sembra venire dal nulla? Nessun evento scatenante, eppure é solo lei la grande protagonista di questi attimi. Da dove giungi, lacrima? Capriccio dell' anima?
La Vichi che vorrebbe prenderli tutti e volare via
Peccato avere solo un' ora d'aria. Mi sarei tuffata per annegare in quella carta.
La Vichi dentro ad un libro
Una donna straordinaria. Un figlio veramente suo, solo per poche ore.
La divinità che alita sulla carne.
Veramente beata sarà chi potrà far tesoro di tutto questo. Piena di Grazia.
La Vichi che adora Miriam... e la poesia di Erri de Luca.