giovedì 19 settembre 2013

Io e la Signora Coniglio

Lei mi osserva con il suo cestino sempre pieno, mentre stendo i panni sotto un sole amico in un insolito primo pomeriggio di ferie.
Siamo simili, io e lei. Due signore con tanti figli, amanti del sole non troppo invadente di primavera e autunno, amiche di prati, fiori e farfalle.
Fanno da sfondo  alla nostra reciproca  osservazione le vocine dei piccoli, anche loro a casa per l' insolito orario del tempo pieno ancora non iniziato. Strano, non litigano. Forse ascoltano i nostri pensieri.

La Signora coniglio fa spesa al mercato al mattino e prepara il pranzo ai figli tutti i giorni. Io corro per supermercati all' uscita dall' ufficio, dopo aver ritirato i piccoli dai rispettivi tempi pieni ed averli smistati tra le varie attività. Sono allenata alla corsa mentale ed emotiva. Non sono una mamma di  tranquille merende feriali attorno al focolare come lei.
Ci scrutiamo. Lei mi osserva con occhio indagatore, chissà se pensa che io abbia sbagliato tutto o se le piacerebbe provare a correre come me.
Io la guardo e respiro un po' della sua aria di mamma della tradizione, ma non riesco a convincermi del fatto che la sua potrebbe essere anche la mia felicità. In fondo le mie radici sono cittadine, lei  invece è nata in una tana  di provincia. Eppure il suo semplice cestino sempre pieno è così invitante.
Signora Coniglio, insomma, mi mandi un segno! Parli, mi dica qualcosa! Ha un` amica che legge le carte? Mi aiuti a capire come avere un cestino sempre pieno come il suo! Non resti lì a scrutarmi, come se niente fosse..
La Vichiconiglia alla quale le ferie fanno >maleeneb<

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